SONO BRAVO A GUIDARE, CONOSCO, LA STRADA

Sandra e Mino sono in macchina da qualche ora, il viaggio è lungo e Mino sembra voler imporre il suo ritmo, certo di poter arrivare  a destinazione entro un paio di ore.

– Puoi andare più piano? E poi, vuoi posare quel cavolo di telefonino??!!!-

– Stai tranquilla, la strada è completamente libera… –

– Sì, ma se ti sbuca un “qualcosa” all’improvviso o una macchina davanti frena di colpo, tu non sei in grado di prevederlo, lo capisci?-

– Senti, Sandra, ogni volta questa storia: guido la macchina da venti anni, ho fatto migliaia di chilometri facendo il pendolare Roma-Milano e sono in grado non solo di  gestire gli imprevisti, ma anche di anticiparli perché il mio sguardo è sempre rivolto ben oltre il cofano-

– Sei arrogante  e presuntuoso; e la tua fiducia in te stesso non può che essere pericolosa in auto e in finanza!-

– Ora che c’entra la finanza? Ancora per la storia dell’altro giorno e di come ho impiegato i miei soldi?-

– Certo! La fiducia in te stesso ti porta ad assumere troppi rischi, a sentirti in grado di controllare la situazione. In una ricerca dell’università di Stoccolma di qualche anno fa il  93% degli automobilisti americani si ritenevano guidatori al di sopra della media. E’ normale credere di essere più bravi degli altri nelle cose che facciamo. In finanza  si chiama overconfidence, è un bias comportamentale che porta a farti sovrastimare le tue capacità previsionali-

– Ce l’ho sempre tutte io le”patologie”!-

replica Mino in tono polemico che rivela dell’irrisolto tra i due

– Tranquillo, stavolta non sei solo: ci sono tante persone che dopo aver letto qualche articolo, ascoltato qualche telegiornale, acquistato qualche azione, dopo qualche anno di esperienza in materia di investimenti; si sentono  iper sicure di quello che accadrà, di cosa andrà bene e di cosa andrà male. Sono convinti di conoscere il momento giusto per entrare nel mercato e quello giusto per uscire… e se sbagliano… è stata solo sfortuna!-

– Calmati, fermati! Ma che ti è preso? Sei su di giri… –

– Mi è preso che mi sono stancata di sentire persone, che fanno i lavori più disparati, che parlano come le Sibilla della finanza!
Le variabili in gioco oggi sono talmente tante che prevedere il mercato non è possibile per nessuno e certamente non lo per un investitore che agisce pensando di essere più bravo ad analizzare i dati, peraltro a disposizione di tutti, e a “fiutare” imminenti crolli o rally-

Mino rallenta all’improvviso e si accosta al guardrail 

– Che c’è?-

– Credo che abbiamo bucato…-

– Oh…e come mai non avevi previsto la foratura della gomma?-

Gli dice Sandra con tono sfacciatamente ironico

– Sei pesante Sandra…-

Scendono entrambi dall’auto e Mino inizia  ad “apparecchiare” il fazzoletto di asfalto con tutti gli strumenti per l’intervento. Sandra nel frattempo non si arrende e continua  imperterrita, infierendo:

– A parte le provocazioni, ma è esattamente questo l’imprevisto, l’imponderabile! Non c’è nulla di strano nel credere di poter avere tutto sotto controllo e pensare che certe cose a te non accadranno mai…  del resto non si spiegherebbe altrimenti perché solo il 10% ha sottoscritto una polizza caso morte che proteggerebbe i suoi familiari con una cifra annua assolutamente ragionevole-

– Ragionevole mica troppo…si buttano un sacco di soldi pagando queste polizze…-

– Dovresti essere contento di buttarli! Vorrei farti presenti che se tu non li buttassi significherebbe che ne usufruiresti e non credo sarebbe una grande vittoria morire per rendere la spesa conveniente. La temporanea caso morte ha una funzione: farti stare sereno sul fatto  che, in tua assenza, la tua famiglia in una situazione destabilizzante sotto tanti punti di vista, non dovrà occuparsi di problemi economici. Risolve un problema. E allora non c’è motivo di demonizzarla-

– In effetti non ci avevo mai pensato sotto questo punto di vista-

– Comunque abbiamo cambiato argomento: io ti stavo parlando di come riuscire a gestire l’eccessiva sicurezza quando investiamo…-

– Si può? Ho qualche speranza? Anche per me presuntuoso e over confidente?-

Le dice ridendo Mino

– Come al solito la consapevolezza è il primo passo. Si può razionalizzare quanto si prova a livello emotivo, si può chiedere un parere  ad un professionista che può darci la visione da una prospettiva diversa, e poi ogni tanto bisogna guardare anche un po’ dallo specchietto retrovisore…-

– Che intendi? Non ti sopporto quando parli per metafore”
 
– Intendo che la storia insegna tanto, nella vita e in finanza, e oltre a guardare avanti, volgere uno sguardo al passato rende la strada più facilmente analizzabile, consente di razionalizzare eventi e andamenti del mercato che abbiamo già vissuto e superato. Lasciamo le previsioni del breve termine agli incantatori di serpenti e agiamo con metodo, consapevolezza, diversificando e con un approccio graduale e costante perché le nostre stime potrebbero non essere corrette e le trappole mentali sono sempre in agguato-

Nel frattempo la ruota è stata rimontata e risaliti in macchina Mino propone:

– Senti, visto che le mie previsioni sono sfumate e che arriveremo più tardi del previsto, che ne dici se usciamo dall’autostrada e cerchiamo una trattoria in mezzo alle montagne e ci gustiamo una bella cenetta con un buon vino?-

– Mi sembra un’ottima idea. Non abbiamo alcuna fretta, l’importante è raggiungere la destinazione, sereni e rilassati, senza ansia ne’ preoccupazioni-

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