Diana è al telefono con la sua amica Marina:
– …veramente sto guardando un film… ma … sì, accetto volentieri l’ invito per la passeggiata!-
– Allora tra dieci minuti davanti al cancello?-
– Perfetto! Il tempo di prepararmi e sono lì-
Diana si affretta ad andare in bagno, una sciacquata al viso, una spazzolata ai capelli, una tuta infilata in fretta ed è pronta. Una donna atipica per la quale il tempo di preparazione per una passeggiata al parco o per un’uscita mondana è identico: 5 minuti.
Si precipita per le scale e dopo poco arriva all’appuntamento, puntuale; un grande sorriso e un abbraccio con Marina.
Cominciano subito gli aggiornamenti sugli ultimi avvenimenti, le confidenze, le richieste di consigli.
Ognuna porta il suo mondo a spasso per la Caffarella, il parco sotto casa loro, la cui estensione dall’ EUR ai Castelli è tale da meritarsi l’appellativo di polmone di Roma.
Diana e Marina osservano le pecore pascolare, ognuna con il suo piccolo mondo davanti: pochi centimetri quadrati di erba. Sono l’ immagine della quiete e della serenità; incedono lentamente nel prato in ordine sparso e nulla lascia presagire quello che sta per accadere.
– Marina, veramente stai pensando di cambiare lavoro?-
– Lo sto valutando… sono in quella fascia di età in cui è ancora tutto possibile-
– Ma è sempre tutto possibile!-
La incoraggia Diana, come al solito positiva ed ottimista.
All’ improvviso le pecore iniziano a muoversi tutte nella stessa direzione e Diana capisce che è successo qualcosa; non ha capito bene cosa.
Il discorso viene interrotto e restano a guardare le pecore che, con nervosismo, belando, corrono tutte nella stessa direzione, seguendo le prime della fila.
– Ti rendi conto – osserva Marina- che quelle che sono nel mezzo, o alla fine del gregge, non sanno neanche dove stanno andando e perché lo stanno facendo? Stavano tranquille e beate eppure adesso sono disposte a valicare fossati e superare terreni impervi, rischiando anche di farsi male, pur di seguire in fretta le altre… che esseri!-
Diana sorride e le dice:
– Sai, noi uomini non siamo poi molto diversi dagli animali…In finanza comportamentale è uno dei comportamenti anomali che hanno gli investitori: si chiama “effetto gregge”-
– Certo che in finanza siete strani: orso, toro, cigno nero, adesso anche pecore…-
– … non avevo mai pensato a tutta questa presenza zoologica…-
confessa Diana dopo averci riflettuto
– … mi hai detto in finanza comportamentale… che cos’è- ritorna sull’argomento Marina
– La finanza comportamentale applica la psicologia allo studio delle decisioni economiche. Prima degli studi di Kahneman* e Tversky si è sempre ritenuto, nell’ economia classica, che l’uomo fosse oeconomicus, che prendesse cioè decisioni razionali e finalizzate al raggiungimento del proprio benessere. I due psicologi però hanno contrapposto all’ homo oeconomicus un uomo più “animale”, più istintivo, che nelle situazioni di incertezza subisce l’ influsso di distorsioni cognitive, dette bias, che spesso non lo portano a scelte ottimali. Esistono una serie di anomalie del processo decisionale economico e cioè l’ incapacità, in alcuni momenti, di prendere decisioni corrette e razionali. Quando alcuni comportamenti si verificano in massa, possono esserci acquisti indiscriminati in alcuni settori (bolle speculative ) o vendite selvagge dettate dal panico (sell off); in pratica il mercato prende decisioni che non sono le più corrette: si innescano meccanismi fuori controllo, con conseguenze a volte disastrose per l’economia e per l’investitore-
– …però se questo è accaduto diverse volte nella storia della finanza …perché continuano a ripetersi questi episodi? Ci sono delle trappole?-
– Brava! In finanza comportamentale, si chiamano esattamente così: trappole mentali! Che ti impediscono di pensare alle tue esigenze, ai tuoi obiettivi personali e ti spingono invece ad agire come la massa.-
– E come si esce da questa situazione?- – Non è facile. Devi avere CONSAPEVOLEZZA di quello che stai facendo, mantenere la CALMA e avere il CORAGGIO di non seguire il gregge. La neurobiologia, la finanza comportamentale, la neuroeconomia hanno mostrato che le scelte finanziarie e gli investimenti non sono razionali. Avere la consapevolezza delle complesse dinamiche che ci sono a monte permette di conoscere meglio i meccanismi che si trovano realmente alla base di bolle finanziarie.-
Nel frattempo il gregge ha ritrovato la sua pace e le pecore sono tornate ad essere tranquille ognuna davanti al proprio fazzoletto di erba.
Diana le osserva e dice:
– Vedi, esattamente come il mercato! Che dopo la follia di una bolla o di una vendita in massa, dettata dal panico, che crea disordini e fa saltare qualsiasi valutazione reale, torna alle valutazioni reali mentre l’Economia riparte.-
– Diana, oggi abbiamo parlato delle pecore magari la prossima volta mi parli anche degli altri animali in finanza-
E sorridendo continuano la passeggiata nel meraviglioso parco ritornando alle loro confidenze.
* Premio nobel per l ‘ Economia nel 2002
IMMAGINE – Olio su tela: Pecore tosate- Francesco Filippini, 1885