UNA DONNA A CAPO DELLA BCE

Lisa entra con passo nervoso nel salone , chiude con particolare energia il libro, si butta sul divano affianco a Roberto e “posa” , si fa per dire, il libro sul bracciolo del divano.

Roberto, intento a leggere il suo quotidiano, la guarda con occhi sgranati e le chiede:

-Cosa succede Lisa?-

Lei riapre il libro e gli dice:

-Ascolta bene quanto sto per leggerti e dimmi, secondo te, chi può aver scritto certe parole: Berlino, 18 luglio 1914 Condizioni: A) Ti assicurerai che :

– i miei indumenti e la mia biancheria siano tenuti in ordine

– io riceva i tre pasti regolarmente nella mia camera

– la mia camera da letto e lo studio siano mantenuti puliti e soprattutto che la mia scrivania sia riservata al mio uso esclusivo

B) Rinuncerai a qualsiasi rapporto personale con me se non in quanto strettamente necessario per ragioni sociali.

C) In particolare rinuncerai : che io stia casa con te, che io esca o viaggi con te

D) Ti atterrai ai seguenti punti nei tuoi rapporti con me:

– non ti aspetterai nessuna intimità con me, smetterai di parlarmi se te lo chiederò, uscirai immediatamente dalla mia camera da letto o dallo studio senza protestare se te lo chiederò

Lisa richiude con forza il libro, più stizzita di prima.

Roberto non esita nella risposta:

-Sicuramente chi scrive è un uomo e probabilmente anche un po’ ignorante, di poca cultura … è vero che era il 1918, ma un individuo dotato di media intelligenza non avrebbe mai potuto avere una tale considerazione di una donna…-

-Quindi secondo te è un uomo poco intelligente e poco colto…e la donna a cui si rivolge, trattata come uno zerbino, chi può essere secondo te?-

-Beh anche lei sarà stata una donna del popolo nel senso buono del termine, poca istruzione anche perché a quell’ epoca le donne erano mediamente molto poco istruite e ricoprivano ruoli esclusivamente casalinghi-

-E se ti dicessi che questa “donna-zerbino” era l’unica donna che studiava fisica al politecnico di Berlino in quegli anni e che ha partecipato con il marito alla stesura di teorie sulla fisica che hanno rivoluzionato il mondo? E che l’uomo gretto che è riuscito a scrivere certe cose è Albert Einstein?-

-Non ci posso credere…-

-Non è un romanzo. Sai che leggo solo biografie: è la pura verità, sono carteggi originali… –

Marco è piuttosto sconvolto dalla rivelazione:

-Non so perché… ma… pensare che un genio, rivoluzionario, pacifista, anticonformista, con una mentalità che dire aperta è un eufemismo, sia capace di vedere una donna, tra l’altro amata intensamente per anni, da quello che mi avevi detto all’inizio del libro, in questo modo….mi lascia basito-

– La tragedia è che ancora oggi la situazione è grave seppur in miglioramento. Sai che nella civilissima Unione Europa una donna guadagna in media il 19,1% meno di un uomo a parità di lavoro svolto*? Si chiama “gender pay gap” e migliorarlo e risolverlo è uno degli obiettivi delle Nazioni Unite perché consentirebbe di aumentare posti di lavoro con un conseguente aumento del pil procapite. Non parliamo poi dell’Italia dove secondo l’ultimo rapporto dell Eige (European Institute for Gender Equality) l’Italia ha un punteggio di 62,1 (su un massimo di 100 che indica la totale parità) contro un 66,2 di media europea.-

Roberto con l’entusiasmo che lo caratterizza esclama:

-Siamo un po’ ottimisti però! Guarda qui!Dopo l’elezione al vertice della Commissione Ue di una donna, un’altra donna al comando!-

E le mostra la copertina del quotidiano con la foto di una donna dalla postura altera ed elegante, capelli corti e bianchi come neve. Sopra, il titolo a caratteri cubitali: Christine Legarde alla guida della Bce

-Sai che è la prima ad aver ottenuto questa carica? Una donna che ha un curriculum eccezionale e che va ora a ricoprire il ruolo di presidente della Banca Centrale Europea …anche se confesso di non sapere bene in cosa consistano le sue mansioni…-

-La Banca Centrale Europea è nata nel 1998 con i paesi che hanno adottato l’euro e svolge operazioni di politica monetaria, sui cambi, detiene le riserve dei Paesi, vigila sugli enti creditizi, autorizza l’emissione di banconote, ma su tutto c’è un obiettivo primario: la stabilita dei prezzi , in pratica si adopera affinché il tasso d’inflazione sia inferiore ma prossimo al 2% –

-Beh come la Fed…-

-Sì, ma la Fed ha un mandato duale e quindi oltre alla stabilità dei prezzi promuove anche la piena occupazione –

-Non sapevo che l’ obiettivo della Bce fosse questo, ho sempre pensato che manovrasse le borse e i mercati.-

-No, la Bce non “manovra” le borse e i mercati!!! O almeno diciamo che non è una sua preoccupazione… vero è che nel prendere delle decisioni di politica monetaria inevitabilmente va ad influenzare anche i mercati finanziari-

-Sarà… ma a volte il legame mi è sembrato così stretto…-

-Certo che lo è ma sono gli effetti e le conseguenze delle decisioni prese a monte sui tassi. La Bce fissa i tassi di interesse per i prestiti alle banche commerciali e in questo modo influenza i prezzi e il denaro in circolazione, quindi il tasso d’inflazione e i tassi sui mutui con conseguenze sui presti e sugli investimenti e quindi sul mercato finanziario. Puo’ in sintesi allargare la base monetaria o ridurla con conseguenze incredibili sul sistema economico europeo e internazionale-

-Chissà cosa avrebbe pensato Mileva Einstein se avesse saputo che 100 anni dopo una donna sarebbe stata a capo della sala dei bottoni di un’organizzazione così importante!-

-Eppure lo sai che Milena e Christine hanno due cose in comune? Sono entrambe divorziate e…-

-e….? E la seconda cosa in comune?-

Chiede curioso Roberto.

Lisa fa una pausa e crea un silenzio che fa da amplificatore a quanto sta per rivelargli:

-Entrambe dopo il divorzio hanno mantenuto il cognome dei mariti-

– Che vuoi dire? Che Lagarde non è il cognome della neo presidente della Bce?-

-E già, non lo è. La signora Christine Madeleine Odette nata Lallouette …. ha divorziato 20 anni fa dal sig. Lagarde, ma ne mantiene ad oggi il cognome. Cosa può spingere una donna con una tale cultura, indipendenza, personalità a rinunciare al proprio cognome per presentarsi al mondo con il cognome di un ex-marito non è dato saperlo, ma induce sicuramente a profonde riflessioni dai risvolti variegati.

* dati Ocse 2018

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