UN TAXI, UN NASONE E I GREEN BONDS

Sono le 5 del mattino, Fabiana dorme profondamente e la sveglia suona all’improvviso.
Come sempre, quando la sveglia suona a quell’ora, le vengono i crampi allo stomaco, le sale la nausea e l’assale la tentazione fortissima di tuffarsi, stile cormorano, con la testa sotto le coperte, facendo finta di non avere un treno da prendere… e si ritrova puntualmente a sperare che sia solo un sogno…

Poi, la forza di volontà e il senso del dovere prendono il sopravvento: Fabiana si alza e si prepara alla velocità della luce, sempre sul filo del rasoio con l’orario.

Sotto casa c’è già il taxi che l’aspetta, incespica nella macchina bofonchiando una specie di saluto e sbiascicando la destinazione: Stazione Termini.

Sa di essersi sicuramente dimenticata qualcosa, ma è anche relativamente tranquilla che non sarà importante, perché nel suo disordine e nella sua estemporaneità c’è comunque sempre un equilibrio, una consapevolezza delle priorità e forse anche una grande dose di fortuna.

Poggia la testa lateralmente sul vetro del finestrino, vorrebbe dormire: anche dieci minuti possono fare la differenza in situazioni come quelle, ma Roma deserta, alle prime luci dell’alba, le appare in una veste irresistibile, guardarla crea dipendenza, non riesce a toglierle gli occhi di dosso e tantomeno riesce a socchiuderli. Ma gli occhi non potrebbero comunque chiudersi perché c’è lui:  il tassista, che in piena attività, chissà da quanto è in piedi, parla, parla, parla ad alta voce e con esclamazioni colorite. Commenta le buche, la “monnezza”, il sindaco, il traffico che tra poco comincerà, il tutto senza alcun rispetto per lo stato sospeso tra il sonno e la veglia della sua passeggera, che anela solo il silenzio.

Il tassista recita il tipico repertorio del Romano e lo interpreta in modo egregio. Ad un certo punto, fermi al semaforo davanti ad un nasone, si rivolge a Fabiana e le fa:

– A signori’ ma secondo lei, tutte ‘ste fontanelle co’ st’aqua che core, n’ so ‘no spreco?-

– In effetti…-

poi sentendosi in colpa per le scarne parole continua:

– l’acqua è un bene molto prezioso non andrebbe sprecato-

– Comunque qui n’ ce se capisce più niente: parlano di siccità e poi al telegiornale ci stanno un sacco di disgrazie co’ inondazioni e nubifragi, semo un pianeta ricco di acqua e poi l’acqua in molte parti del mondo scarseggia… a me pure tutta ‘sta storia del green… mo è tutto green ! L’altro giorno sentivo pe’ radio che ci stanno pure i green bond… ma lei lo sa che so’? Io conosco i BTP, i BOT, i corporate bond mo pure i bond so’ diventati green-

Fabiana scoppia a ridere più dal nervoso che per la battuta… certo non era previsto fare lezioni di finanza ad un tassista alle 6 di mattina…

– I Green Bond sono obbligazioni come tutte le altre la cui emissione è però legata a progetti specifici da finanziare, che hanno un impatto positivo per l’ambiente-

-E chi li emette ‘sti Green Bond?-

– Inizialmente gli emittenti erano istituzioni finanziarie sovranazionali, per esempio la Banca Mondiale o la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), ma adesso sono anche singole aziende che chiedono sostanzialmente del denaro finalizzato ad un preciso progetto verde-

-Per esempio?-

– L’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti pulite, l’uso sostenibile dei terreni,  il trattamento dell’acqua e dei rifiuti, iniziative legate alla prevenzione e controllo dell’inquinamento,  infrastrutture per i trasporti, per citare qualche esempio.

– Vabbè ma chi li controlla se so’ green o no…-

– Beh esistono delle linee guida elaborate dall’International Capital Market Association (ICMA) che devono essere rispettate per poterli definire tali.
Innanzitutto chi emette un titolo deve identificare con chiarezza il progetto da finanziare. In secondo luogo, il denaro deve essere vincolato al progetto selezionato. Deve esserci almeno una volta all’anno una rendicontazione dell’utilizzo dei proventi e infine ci deve essere un revisore esterno per certificare documenti ed obiettivi e seguire alcuni procedimenti particolari nella valutazione e selezione dei progetti.
Comunque non vorrei crearle ulteriore confusione, ma oltre ai Green Bonds ci sono anche i Social Bonds e i Sustainable Bonds. I # rappresentano un prestito obbligazionario finalizzato al sostegno di iniziative di interesse sociale. Attraverso i Sustainable Bonds, invece, viene offerta agli investitori l’opportunità di accostare i loro obiettivi finanziari con quelli di sostenibilità sociale e ambientale per la riduzione della povertà e lo sviluppo dell’istruzione, della sanità, dell’agricoltura e delle infrastrutture-

– Ma lei ci crede a ‘sta robba?-

Fabiana è sconcertata, la schiettezza di questo personaggio è disarmante:

– Ma scusi non mi ha appena mostrato il suo disappunto per l’acqua che scorre e le preoccupazioni per il clima? Lei è molto sensibile all’argomento e come lei tanti altri! Sono sempre più coloro che vedono aumentare la loro consapevolezza verso i problemi ambientali. Questa sensibilizzazione in atto insieme ad una serie di cambiamenti in termini normativi, cominciati con l’accordo di Parigi,  hanno avviato la transizione energetica verso un’economia low carbon, così detta “decarbonizzazione“. L’universo di investimento dei Green Bonds è notevolmente cresciuto, passando dall’essere un mercato di nicchia a uno con una capitalizzazione di circa 660 miliardi, maggiore di quello dell’high yeld europeo-

– Siamo arrivati. Senta,sa che le dico? Che me sa che c’ha ragione lei… il futuro è proprio questo, anche perché mica è una scelta… siamo obbligati se non volemo fa’ la fine dei dinosauri…-

– E’ esattamente così. E le nuove generazioni lo hanno capito prima di noi… io sto andando ad un congresso proprio sulla decarbonizzazione

– Allora ho preso proprio la persona giusta stamattina… Buon viaggio signorì-

Fabiana non può certo dirgli che anche lei ha scelto il tassista giusto visto che le ha rubato gli ultimi minuti di incoscienza prima del risveglio, ma lo saluta con simpatia:

– Buona giornata e buon lavoro!-

Si avvia verso il suo binario, sono le 6 in punto, è in perfetto orario e spera in un po’ di silenzio almeno durante il viaggio

*Icma: associazione internazionale dei mercati di capitali

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