RISPARMIO GESTITO PER FARE LA PACE

Mattia attende in auto, sbuffa; sono già alcuni minuti che aspetta e il nervosismo comincia a salire.

Ecco Stella! Arriva trafelata e monta in auto con la sciarpa impigliata alla borsa, che la segue strusciando in terra.

-La prossima volta non ti aspetto e me ne vado!-

-…ma sai cosa è successo?…-

-… stavolta non ti ascolto nemmeno! Tanto hai sempre un motivo! Ammetti che sei in ritardo cronico, sei la disorganizzazione in persona…-

-Sempre meglio di te che usi il file excel anche per fare la spesa!-

-Almeno io non vivo una vita in affanno come te. La tua è sempre una rincorsa contro il tempo-

-E allora? Qual è il problema?-

-Il problema è che ci vanno di mezzo anche gli altri!-

Stella passa improvvisamente dalla rabbia alla riflessione e il suo tono di voce subisce un brusco cambiamento:

-Forse in parte hai ragione, ma ho la sensazione che non rispettare un orario mi conceda una libertà, un’ autonomia, in quel lasso di tempo che rubo-

-Tempo che rubi? E a chi lo ruberesti?-

-… a “qualcuno” che vorrebbe facessi altro…-

-Ma che stai dicendo?…Tu non stai bene! Quel tempo lo rubi a te stessa e non ti accorgi che accumulare ritardi su ritardi non significa avere libertà ma perderla, diventando schiava del tempo nel tentativo di rincorrerlo-

Proust “sprecava” il suo tempo per poi ritrovarlo…-

-Senti Stella, quello si chiamava Marcel Proust e passava le giornate a scegliere in quale salotto andare a chiacchierare, tu ti chiami Stella Allevi e come me hai degli appuntamenti per far “girare” famiglia e lavoro… secondo me tutti questi libri di letteratura ti stanno….diciamo confondendo… La vita reale è un’altra cosa…-

-E’ arrivato il sig. “Qui e Ora“! Vabbè lasciamo perdere… e falla finita con le tue conclusioni sulla mia personalità! Dobbiamo continuare così per molto?-

Nel frattempo sono saliti in auto e si avviano al lavoro. La tensione si è un po’ allentata, Stella sta leggendo il quotidiano on line sul suo smartphone…

Tra i due lei è la più impulsiva e dopo i litigi è sempre la prima ad approcciare un riavvicinamento:

-Che cos’è il risparmio gestito? C’è scritto che il risparmio gestito ha subito da inizio anno un forte incremento…-

Mattia inizia a ridere suscitando un certo nervosismo in Stella, poi le sorride dicendole:

-Be’ hai scelto proprio un argomento romantico per stabilire un riavvicinamento…-

-Non sei obbligato a spiegarmelo…-

-Il risparmio gestito è la quota di patrimonio che un risparmiatore affida ad un gestore professionale che provvede ad amministrarlo. Si dà un mandato ad un intermediario finanziario specializzato, una società di gestione del risparmio (SGR) o una Banca, per incrementare il valore dei propri risparmi –

-Praticamente delego qualcuno per gestire i miei soldi?-

-Sì, anche se c’è da precisare che il professionista non gestisce soltanto i tuoi soldi. Si tratta, infatti, di un investimento collettivo perché il gestore raccoglie le quote dai vari investitori e li mette in un fondo comune di investimento

-Che cos’è un fondo comune di investimento?-

-Te l’ho appena detto: è il patrimonio che viene costituito dai risparmi di diverse persone e che il gestore amministra come un unico patrimonio comprando e vendendo attività finanziarie-

-…è qui che mi perdo: il gestore cosa compra e cosa vende con i miei soldi?-

-Dipende dal mandato che gli hai dato: può acquistare azioni, obbligazioni, titoli di stato, in alcuni casi immobili, ma sempre rispettando le regole imposte per quel fondo e con l’attenzione alla riduzione del rischio-

-Ma se io delego la scelta degli strumenti finanziari ad un gestore che garanzia ho che possa farlo bene?-

-Partiamo dal presupposto che un gestore fa questo di lavoro, è un professionista che analizza il mercato, le tendenze dei diversi settori, delle varie aree geografiche e studia le aziende su cui investire, spesso con visite e colloqui diretti con i dirigenti oltre che con l’ analisi dei loro bilanci-

-E se volessi scegliere da sola?-

-Oddio! Si salvi chi può!… –

le dice Mattia mettendosi le mani tra i capelli

– … immagino sia “così per dire”… comunque sì, puoi farlo con il risparmio amministrato e cioè acquistando azioni e obbligazioni in modo individuale… scegliere da soli è raramente frutto di vere competenze e il più delle volte il “ci capisco” è legato più alla possibilità di avere “il tempo di seguire” che alla concretezza di conoscenza di dati e visioni a lungo termine. Aggiungi poi che la dimensione del patrimonio di un individuo è limitato per poter ottenere un’adeguata diversificazione-

A Stella sorge un dubbio e si rivolge a Mattia:

– E se il fondo dovesse fallire?-

– Il fondo ha un patrimonio giuridicamente separato dal patrimonio della società che lo gestisce e quindi non è aggredibile dai suoi creditori. Inoltre è sottoposto a severi controlli sia pubblici (Consob e Banca d’Italia) che privati (controlli interni, società di revisione, banca depositaria)-

– Ma hai anche la garanzia del capitale?-

– No, di solito no. Quando ci sono dei rendimenti, il valore di ogni singola quota aumenta e quindi il risparmiatore potrà vendere le proprie per trarne un profitto, viceversa se avesse necessità di venderle in un momento in cui la quotazione è inferiore a quella del giorno della sottoscrizione subirà una perdita-

– E come faccio a conoscere le caratteristiche chiave di un fondo?-

– Le trovi in un documento: il KIID (Key Investor Information Document) che contiene informazioni sulla tipologia di investimenti che può fare, sui costi, sul profilo rischio-rendimento, un indicatore sintetico del rischio cha va da 1 a 7 (massimo rischio), rendimenti passati; ci sono poi dei voti che vengono assegnati loro da alcune società di rating basandosi su vari parametri-

– Ok adesso so tutto. Sei contento che ho dimostrato interesse anche verso qualcosa di estremamente pratico?-

Mattia la guarda allibito:

-Mi stai dicendo che hai recitato per me?-

– No, non essere così egocentrico. L’ho fatto per me: perché penso che in effetti sia arrivato il tempo di iniziare a pianificare qualcosa…-

Ribatte Stella con il suo solito piglio!

E Mattia capisce che stavolta è meno facile del solito…

Immagine: Donna giovane che legge- Umberto Boccioni 1909

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