FOTOGRAFIE

Susanna rovista nel baule alla ricerca di foto lontane nel tempo, biglietti sbiaditi di concerti storici, partite di calcio memorabili, pagine di diario piene di sofferenze amorose e crisi esistenziali. In quelle pagine c’è un’intimità racchiusa da decenni che oggi si libera nella lettura ad alta voce con Raffaella, sua amica da sempre, che di quel passato sa praticamente tutto, avendolo vissuto con lei.

– Sai, Raffaella, questi “cimeli” sono tuffi indietro nel tempo, in giornate “piene” di libertà, ma ti ricordi quanto sono stata male in alcuni periodi? Eppure leggere oggi in queste pagine le brutte emozioni vissute non mi angoscia, al contrario mi dà un senso di leggerezza… forse perché le ho superate e ora è tutto un po’ ovattato-

All’improvviso una fotografia la distrae

 – Guarda che meraviglia: è Bruges! Ci andai con Carlo quando avevo 22/23 anni: quel posto mi incantò! Avevo sempre pensato che certi luoghi potessero appartenere solo alle tele dei pittori e invece me lo trovai lì, davanti agli occhi, con i suoi canali, i suoi colori meravigliosi, ma soprattutto con quel senso di quiete che è impossibile riuscire a descrivere con le parole-

– Non sono mai stata a Bruges, però la conosco perché la prima borsa valori è nata proprio lì. Nel XVI secolo i commercianti-banchieri fiamminghi si riunivano nel palazzo dei Van der Bourse, una famiglia di banchieri, per scambiarsi titoli di credito rappresentativi di merci in arrivo da Paesi lontani che non potevano essere scambiate materialmente. E il nome Borsa deriverebbe proprio dal loro cognome e dal loro stemma rappresentato appunto da tre borse.-

– Quindi la Borsa è nata a Bruges!-

– Beh quella di Bruges non può essere definita una Borsa vera e propria e la prima Borsa Valori della storia  è quella di Anversa istituita nel 1531-

– Ti immagini che confusione poteva esserci in quel palazzo! Quante voci che si accavallavano, mercanti che contrattavano il prezzo… un altro mondo!-

– Sì anche se la Borsa resta a tutti gli effetti, ancora oggi, un Mercato: infatti i due termini vengono utilizzati come sinonimi. La Borsa è quel mercato dove si scambiano azioni, valute e titoli derivati, purché ovviamente quotati-

– Cosa vuol dire quotati?-

– Vuol dire che l’azienda che emette il titolo azionario deve soddisfare una serie di requisiti e sottostare ad organi di vigilanza in termini di informazioni e trasparenza-

–  E quindi mi dicevi che al suo interno si comprano e si vendono titoli esattamente come in un mercato?-

– Proprio così: ci sono persone che voglio acquistare dei titoli e altre che vogliono venderli. I primi sono convinti che il prezzo di quell’azione sia destinato a salire, i secondi credono l’esatto contrario o, semplicemente, hanno necessità di liquidità. Se le vendite superano gli acquisti il prezzo scende; se gli acquisti superano le vendite il prezzo sale. Il prezzo del titolo sarà quindi dato dall’incontro tra la domanda e l’offerta. Ovviamente, il luogo fisico ha perso la sua centralità ed è stato sostituito da piattaforme on line: si tratta ormai di una piazza virtuale e chiunque con un cellulare può operare in borsa!-

– Non è pericoloso poter operare così facilmente?-

– Tocchi un argomento delicato perché in effetti la facilità di accesso alle negoziazioni in borsa non ne diminuisce la complessità che rende sempre consigliabile rivolgersi ad un intermediario-

– Ti riferisci a chi “gioca” in borsa?-

– Sì, il termine “giocare”, infatti, si associa alle persone che, in autonomia,  fanno trading on line, quelle che vendono e comprano titoli azionari con un orizzonte di breve termine. Al contrario di chi investe in borsa, che ha un orizzonte di medio lungo termine e agisce spesso attraverso intermediari. –

– Esistono Borse in tutti i Paesi?-

– Direi in molti, e ogni Borsa ha i propri indici che altro non sono che dei panieri di azioni. Esistono indici che ne contengono tantissime,  altri molto poche, alcuni sono generalisti, altri invece riferiti solo ad alcuni settori. E’ importante sapere che il loro andamento dipende dalla media dell’andamento dei titoli contenuti all’interno però, contrariamente a quanto si pensa, questa media non è aritmetica, ma ponderata, per cui i titoli con maggiore capitalizzazione* o prezzo hanno un peso maggiore-

– A New York immagino ci saranno gli indici più importanti…-

– E’ così! Perché la borsa di New York è la più grande borsa valori al mondo sia per volumi di scambi, sia per il numero di società quotate al suo interno. C’è l’indice Dow Jones che comprende i 30 principali titoli azionari americani, ponderati sulla base del loro prezzo (price weighted). Non è legato ad un settore specifico e la scelta dei titoli da includere spetta alla redazione del “The Wall Street Journal”.
Poi c’è il Nasdaq (National Association of Securities Dealers Automated Quotation) che include i principali indici tecnologici.E’ un indice ponderato sulla capitalizzazione di mercato, non comprende società finanziarie ed è totalmente elettronico. Ah può contenere anche alcune società estere!
E poi, il gigante: lo Standard & Poor’s 500, probabilmente il più importante indice mondiale, che include le principali 500 aziende i cui pesi al suo interno sono direttamente proporzionali ai loro valori di mercato-

Susanna intanto si è un po’ persa nel filo del discorso e continua, distratta, a passare al setaccio tutte le fotografie che le capitano sottomano. D’un tratto si blocca, come pietrificata…

– Tutto bene?- 

Le chiede Raffaella

– Sì, sì…-

– A guardarti non si direbbe proprio…-

replica Raffaella che di Susanna sa interpretare alla perfezione anche i silenzi 

L’amica le allunga una fotografia: Venezia… un canale…un ponte…insomma, un classico scorcio della Serenissima.
Raffaella cerca di scorgere qualche dettaglio, che potrebbe esserle sfuggito… ma… niente! Non riesce a comprendere il turbamento dell’amica nel guardare quell’immagine.

– Era il 1990- commenta Susanna -la foto è stata scattata dalla camera dove avevamo appena trascorso la notte. Raramente si possono raggiungere certi picchi emotivi… e raramente possono durare… e infatti…-

– Perdonami, ma di chi stai parlando?-

– Non posso dirtelo…-

– Non puoi dirmelo??? Mi stai svelando, a distanza di oltre 30 anni, una storia che ti ha sconvolto e la vuoi ancora tenere segreta?-

– Fa parte di quei mondi, che appartengono solo a te e che non hai voglia di condividere con nessuno, forse per paura che, parlandone, possa sfumare l’aura magica che li ha sempre accompagnati dalla nascita-

– E quindi?-

– Quindi… tutta colpa di Venezia!-

– Comunque, volevo dirti che la Borsa valori di Venezia è stata la prima Borsa nata in Italia, ed una delle dieci Borse attive in Italia fino al 1997 quando sono state tutte unificate nella Borsa Italiana. Quindi ora, o mi racconti tutto, o ti descrivo gli indici di Borsa Italiani, uno ad uno con dovizia di dettagli-

– Ti prego no! Giuro che parlerò!-

le dice ridendo Susanna che sta per svelare all’amica uno dei pochi segreti conservati fino ad ora.

*numero delle azioni in circolazione moltiplicato per il loro prezzo

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