IL COMBUSTIBILE PULITO DEL FUTURO? L’ACQUA!

Piove, da stamattina… Fuori un’ aria grigia e vellutata attanaglia Roma ed invita ad una domenica casalinga.

Salvo e Flaminia bivaccano sul divano, coperti da una caldissima coperta in cachemire, una tazza di tè tra le mani e davanti un grande schermo che inizia a proiettare un film capolavoro: “C’era una volta in America”.

Il tempo di un fotogramma e Flaminia ha un brivido di freddo.

-Ma come fai ad avere freddo? Fanno 300 gradi qui sotto!-

commenta Salvo.

-Hai detto bene: “qui sotto”, ma uno non sta sempre sotto la coperta…-

Salvo ha capito, ha poche alternative. Del resto già dal giorno precedente si era ripromesso di accendere la caldaia.

-Siamo a posto con il controllo dei fumi di scarico quest’anno?-

chiede mentre abbandona il tepore del divano per andare in terrazza.

-Certo, anche se devo dire che il tipo che è venuto ha impiegato più tempo a compilare la modulistica che a fare il controllo…speriamo lo abbia fatto bene…-

-E’ una caldaia, mica una centrale nucleare! Quanto tempo vuoi che impieghi!-

-Ma la nostra è una caldaia tradizionale o a condensazione?-

Gli grida dal divano Flaminia.

Salvo rientra in casa, la guarda negli occhi e scoppia a ridere:

-Ma da quando sei esperta di caldaie?-

Flaminia sorride e argomenta:

– E’ perché ho letto che quella a condensazione riduce i consumi del 30% e che addirittura quella a idrogeno emette nell’ ambiente solo vapore acqueo-

Salvo precisa:

-Si è vero, ma stai un po’ troppo avanti perché qui ancora non esiste la caldaia ad idrogeno… anche se la Baxi di Bassano del Grappa sta avviando dei test per arrivare preparata-

Flaminia è piuttosto sensibile all’argomento sostenibilità ambientale e preoccupata afferma:

-Comunque ci dobbiamo inventare qualcosa perché il consumo di energia tra il 2010 e il 2018 è praticamente raddoppiato con le conseguenze devastanti che conosciamo-

-Hai ragione e sicuramente l’utilizzo dell’ idrogeno rientra alla perfezione in un programma di risposte con impatto ambientale sostenibile perché è l’elemento più abbondante dell’universo. Però non si trova allo stato puro, va separato attraverso processi che richiedono energia e che quindi hanno comunque un impatto ambientale notevole con la produzione di CO2-

Flaminia lo interrompe con una fragorosa risata: -Mi sembra la canzone di Sergio Endrigo “Ci vuole un fiore” : gira che ti rigira torni sempre al punto di partenza, produci sempre anidride carbonica….-

-Dai, non essere sciocca, non è proprio così ; perché se l’idrogeno viene ottenuto attraverso l’elettrolisi e cioè un processo di scomposizione dell’acqua in idrogeno ed ossigeno, non si producono sostanze inquinanti.-

-Ma lo sai che Jules Verne nel 1874 aveva previsto tutto questo ne L’ Isola del Tesoro ipotizzando lo sfruttamento dell’acqua come combustibile?-

Salvo resta un po’ perplesso, ma la cultura letteraria di Flaminia è indiscutibile e quindi non dubita assolutamente:

-Non so Verne come avesse risolto il problema, ma noi abbiamo ancora un costo elevatissimo del processo-

-E quindi non se ne farà nulla?-

-Al contrario! Siamo ad un punto di non ritorno e l’energia pulita è il nostro futuro. L’ “Hydrogen initiative” a cui partecipa anche l’ Italia lo testimonia. Addirittura la nostra nazione potrebbe importare dall’ Africa l’ idrogeno prodotto lì attraverso i pannelli solari per esportarlo poi in tutta Europa, diventando così un vero e proprio centro di smistamento. La finanza può dare un grande contributo a questo settore e Morningstar ha addirittura creato una sorta di “bollettino dell’inquinamento” con cui misurare l’esposizione dei fondi ai rischi derivanti dall’emissioni inquinanti : il “portfolio carbon risk score“. Ci sono tanti fondi che investono nel settore e addirittura alcuni hanno proprio il presupposto di inserire nei loro portafogli solo aziende che favoriscono la decarbonizzazione e … udite udite: nel fare questo risultano essere meno volatili, più stabili e più competitive; oltre ovviamente ad avere effetti positivi sul cambiamento climatico-

-A proposito di cambiamento climatico…inizio a percepire un certo teporino nell’aria, spingi play e godiamoci questo capolavoro che rivedo con piacere per l’ ennesima volta.-

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