UN MOLO DESERTO E UN LOCALE MOLTO PARTICOLARE

Ha appena smesso di piovere, ma non durerà a lungo questa pausa, i nuvoloni e l’aria suggeriscono che la pioggia riprenderà presto.

Gaetano passeggia sul molo, i pescherecci sono tutti ormeggiati, bloccati dal maltempo. Gli piace quella solitudine, adora vedere la forza della natura, l’energia del mare che si libera sui frangiflutti.
Le reti dei pescatori giacciono a terra, ammucchiate, si sofferma ad osservarle: sa che dietro c’è un grande lavoro di precisione eppure più le guarda e più gli sembrano buttate lì, a casaccio.

Le vetrate delle cantine e dei locali sono buie e ghiacciate: è tutto chiuso! All’improvviso ne scorge una appannata, c’è luce all’interno, c’è condensa sul vetro, vuol dire che dentro ci sono delle persone! Apre la porta, si affaccia e vede vita che pullula: sicuramente non era quello che si aspettava… Immaginava pescatori con barbe bianche e pelli consumate dal sole con in mano capienti bicchieri di whiskey e invece si ritrova davanti un nugolo di adolescenti che parlano sorseggiando cocktail colorati e che ballano tra i tavoli.

Si avvia verso il bancone, chiede un caffè e si rivolge al ragazzo solitario appollaiato su uno sgabello:

-È aperto da molto questo locale?-

-Non è un locale-

-Come non è un locale? Ho appena chiesto un caffè… e me lo hanno anche dato…-

-Un caffè non si nega a nessuno… – gli dice sorridendo- comunque piacere, mi chiamo Sebastiano e questa è “La cantina di Mauro”, gentilmente messa a disposizione di tutti. Siamo un gruppo di amici che la gestiscono, ognuno di noi ha una casa con le proprie famiglie, ma questo è un posto dove ci ritroviamo, lo teniamo con cura ed è sempre aperto: accoglie tutti! Chiunque arriva trova sempre qualcuno a qualsiasi ora e siccome tutti abbiamo una passione e qualcosa da poter trasmettere, ognuno di noi apporta il suo sapere. Chi sa fare i cocktail sta al bancone, chi ha letto un libro lo racconta per commentarlo insieme, chi sa disegnare offre lezioni di disegno, chi è bravo in italiano fornisce lezioni di grammatica, insomma ognuno dà il suo contributo materiale e intellettuale in base a quello che sa e può fare-

Gaetano è incantato:

-E quindi il caffè Io potrei “pagare” offrendo qualche mia competenza?-

-Non sei obbligato, ma sarebbe gradito… Cosa puoi donarci di bello?-

-Ah intanto mi presento: sono Gaetano, e lavoro nel campo della finanza… non so se può interess…-

Non fa in tempo a finire la frase che Sebastiano, a primo acchito timido e appartato, sale sul trespolo, soffia su una sorta di corno…un suono lungo e prolungato, che Gaetano intuisce essere il segnale per far calare il silenzio, e declama:

-Ragazzi, tra 5 minuti ha inizio la lezione di finanza/economia! Secondo tavolo a destra!-

Poi si rivolge all’avventore e continua:

-Ok accomodati pure e aspetta qui, vedrai che qualcuno arriverà…-

Gaetano sorride divertito e in men che non si dica si ritrova catapultato in “cattedra”: due ragazzi e due ragazze si sono appena seduti intorno al suo tavolo, passando, con disinvoltura, dal ballo scatenato alla postura da “studente”

-Ragazzi piacere di essere qui con voi, se avete qualche preferenza di argomento…-

Angela, capelli rosso rame e occhi azzurri vispi, come possono essere gli occhi solo fino ad una certa età, rompe subito il ghiaccio con la prima domanda che probabilmente da tempo aspetta una risposta:

-Sento continuamente dire che il tasso è molto basso o addirittura negativo, ma a quale tasso si fa riferimento?-

-Ok, intanto cominciamo con definire che cos’è un tasso di interesse; il tasso di interesse è la remunerazione che un prestatore di denaro percepisce e il costo che un debitore sostiene. Tenete a mente che questo concetto resta valido per qualsiasi tipo di tasso. Di solito il tasso a cui ci si riferisce è il tasso della BCE (Banca Centrale Europea) cioè il tasso al quale la BCE presta denaro alle banche dell’Unione Europea e sulla base del quale sono stabiliti tutti gli altri tassi da applicare alle operazioni di mutuo, prestito, fido, leasing ecc. E’ per questo che si definisce “tasso di riferimento“-

-In pratica stabilisce il costo del denaro!- sintetizza Angela

-Esattamente! E la BCE funge da regolatrice: se l’economia rallenta ha il potere di ridurre il tasso cosicché le banche possano prendere denaro in prestito per poi erogarlo sotto forma di prestiti o mutui, molto convenienti, a famiglie e imprese che saranno incentivati ad aumentare i loro consumi e investimenti-

-E se i soldi restano sul conto corrente?-

-Può diventare un problema serio perché il meccanismo si inceppa, lasciando incagliata la liquidità che dovrebbe andare in circolo nel sistema economico per far riprendere l’economia e far aumentare l’inflazione e con lei i tassi –

-Ma la presenza dell’inflazione non è considerata una cosa negativa?-

interviene uno dei due ragazzi dall’aria un po’ trasecolata dovuta probabilmente ai postumi di diversi cocktail…

-Non necessariamente…in modo misurato l’inflazione può anche essere considerata la benvenuta-

-Stai scherzando? Mi cade una certezza! Ho sempre pensato il contrario…-

Angela lo fulmina con i suoi occhi azzurri e gli dice:

-Forse ho capito perché l’inflazione può essere una buona cosa: se prendo della liquidità in prestito con tassi molto bassi, e l’inflazione è praticamente inesistente, non ho alcun motivo di affrettarmi a consumare o investire, tanto più se è un periodo di incertezza! La lascio sul conto! Penso di aver fatto la cosa migliore, ma in questo modo l’economia non gira, i soldi non arrivano alle aziende che a loro volta non investono e non assumono…-

-Perfetto! Faccio solo una precisazione su quello che hai detto a proposito dell’inflazione: solo la percezione dell’inflazione è pari a zero, perché nella realtà un minimo di inflazione esiste sempre anche se non ce ne accorgiamo. E aggiungo un altro concetto importante che sta provocando scompiglio tra i risparmiatori: siccome le banche hanno l’obbligo di depositare una percentuale della loro riserva nella Banca Centrale e il tasso che la Banca Centrale applica loro è negativo, vuol dire che la banca nella quale il risparmiatore deposita i soldi paga per depositare la liquidità in BCE-

-Ma è paradossale!!! E come spendere i soldi giornalmente per tenere un salvadanaio di terracotta dove tenere i soldi…non ha molto senso…-

-…ma è quanto sta accadendo oggi, anno 2021!-

-E come se ne esce?-

-Se ne esce che… alcune banche hanno iniziato a far pagare la liquidità sui conti (la Scandinavia lo sta già facendo da tempo) per incentivare i clienti ad investire, ma se dietro non c’è un progetto di educazione finanziaria già avviato che ha reso consapevoli i risparmiatori dell’importanza di investire come cosa giusta da fare per la salute della loro pianificazione finanziaria e non come escamotage per ridurre i costi di gestione di un conto, il gioco durerà poco, la situazione si complicherà e l’economia non ne avrà i benefici che dovrebbe-

-Bene-

interviene Sebastiano che nel frattempo era stato in ascolto sempre appollaiato sul trespolo accanto al bancone

-direi che come prima “lezione” può bastare! Gaetano, se ti va di restare stai pure e sappi che qui sei sempre benvenuto, vieni quando vuoi e senza alcun preavviso! Anche perché, non so se hai notato, ma noi qui non utilizziamo i cellulari, ce lo siamo imposto e siamo molto ferrei al punto da depositarli all’ingresso in quel baule per evitare “tentazioni”-

e gli indica un vecchio mobile che, a giudicare dalle sue condizioni, non può che essere pregno di storia.

Gaetano dice loro di dover andar via seppur a malincuore e si avvia verso l’uscita. Si volta verso l’antico baule sgangherato e dentro di sé pensa: “chissà quante bottiglie di superalcolici saranno transitate al suo interno!” e sorride all’idea che oggi contenga un patrimonio di miglia di euro in smartphone, appartenenti ad una generazione che sta tentando di tutto per restare ancorata ad una dimensione “umana” e non lasciarsi travolgere dalla tecnologia.

Photo by Eva Wilcock on Unsplash

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