Don Filippo è parroco, un buon parroco, un bel ragazzo, simpatico e molto intelligente, strappato alla vita “comune” da una chiamata venuta da molto lontano.
Cecilia è una consulente finanziaria, atea, un’atea irremovibile, lo è diventata lentamente negli anni e con consapevolezza.
Don Filippo e Cecilia sono amici. Si stimano e si rispettano perché sono coerenti ognuno con i propri “credi” che, guarda caso, coincidono: tolleranza e comprensione verso l’altro.
Si siedono al bar vicino all’ufficio di Cecilia e Don Filippo le chiede:
– Cecilia, prendi “il solito” ?-
– Sì certo! Ordina pure, io intanto rispondo a questo cliente-
Filippo, curioso come una scimmia, sbircia sul cellulare di lei e lo sguardo gli cade su una frase: “il mio angelo custode finanziario”…-
E con la spontaneità che lo caratterizza, immediatamente, le fa:
– Scusa, ma chi è questo che scomoda gli angeli per rivolgersi al proprio consulente finanziario?-
Cecilia sorride
– Solo perché conosci tutti i segreti dei tuoi parrocchiani, ti senti autorizzato a spiare anche nei telefonini?-
– Deformazione professionale…- scherza Filippo
– Ma che c’è un copyright per la parola “angelo custode”?-
– No, ma… con tutta la stima che possa provare per te questo cliente, non capisco il nesso con l’essere celestiale …-
– Mi sottovaluti! – gli dice ridendo – E’ ovvio che è in senso figurato, però mi riconosce il fatto di stargli sempre a fianco ormai da anni e in qualche modo di proteggerlo-
-Addirittura proteggerlo… e da chi?-
-Da se stesso, dai pericoli e dalle tentazioni-
E ride di gusto Cecilia, prevedendo la reazione di Filippo alle sue ambigue e provocanti parole, che puntualmente arriva:
– E non sarai un po’ esagerata, egocentrica e megalomane?-
– Ma dai, parlo di comportamenti finanziari. Sai chi è il peggior nemico di un investitore?-
– Il mercato finanzario…-
– No! È se stesso. È lui con i suoi comportamenti irrazionali, con la sua emotività nei momenti in cui servirebbe lucidità, con le sue distorsioni cognitive che spesso lo fanno deviare dalla retta via che lo porterebbe alla meta-
– Stai quasi diventando blasfema- la prende in giro Filippo sapendo che questo gioco delle parti è il loro divertimento preferito
– Comunque non sto scherzando: la finanza comportamentale ha dimostrato che l’uomo non è poi così razionale ed efficiente-
– E pensi che non lo sappia? Dimentichi che io faccio il Pastore-
– Sí, ma io sto parlando di finanza. E, purtroppo, siccome quando nomini la parola finanza pensi sempre alla logica e alla razionalità, ti sto dicendo che ci sono dei comportamenti da parte degli investitori che sono tutt’altro che razionali e in alcuni momenti c’è bisogno di un occhio esterno di qualcuno, ovviamente competente, che non sia coinvolto direttamente. La psiche umana spesso nei momenti di stress risponde “scappando”. Dimenticando l’obiettivo che ci si è preposti; subentra la paura di perdere che è grave quanto la smania di guadagnare. Il consulente interviene per evitare che certe emozioni possano fare danni e per ricordare al proprio cliente che il traguardo è lontano e gli incidenti durante il percorso fanno parte del viaggio. L’importante è proseguire lungo il cammino –
– Beh messa così quasi mi fai concorrenza! In effetti potresti realmente essere considerata un angelo custode-
– finanziario…-
– Sì certo, finanziario… non sia mai ci avvicinassimo a qualcos’ altro-
e il suo sorriso solare lo illumina
– Senti Filippo, tutti noi abbiamo un angelo custode giusto?-
– Sì, io lo credo e tu?-
– …Lascia stare quello che penso io. E quanti secondo te hanno un angelo custode finanziario?-
– Molto pochi credo… –
– E perché?-
– Forse non si fidano?-
– Questo è certo: il 63% della popolazione non si fida degli intermediari finanziari! Ma a monte di questa scarsa fiducia c’è un basso livello di cultura finanziaria, di cui non si ha consapevolezza, che porta l’80% di queste persone a fidarsi di amici, colleghi e parenti o affidarsi al “fai da te” sovrastimando quasi sempre le proprie capacità.-
-… e questo credo sia il motivo per cui assistiamo costantemente ad un aumento dell’accumulo di liquidità sui conti corrente-
– Sai quali sono le conseguenze di questo incremento della liquidità sui conti?-
– Immagino che sicuramente costituisca un freno per i mercati finanziari… e poi anche per il risparmiatore stesso non vedo che vantaggi possa ricavarne dal tenere i soldi sul conto…-
– Tolta la disponibilità immediata per la quotidianità, nessun vantaggio. Al contrario: il valore della moneta viene eroso dall’inflazione e chi non ha investito negli ultimi 15 anni ha perso circa il 30% della ricchezza potenziale in termini reali.-
– Ok ma cosa vuoi da me? Non pretenderai mica che diffonda la cosa durante la messa!-
– Matto come sei, se lo facessi non mi sorprenderesti! –
Gli dice ridendo Cecilia dandogli una pacca sulla spalla e guardando quel ragazzo “fuori di testa” che ha trovato nello stare con la gente la sua vera missione di vita.
* San Matteo e l’angelo- olio -Michelangelo Merisi da Caravaggio, 1600-Cappella Contarelli, San Luigi dei Francesi, Roma