Francesco e Leila sono satolli, alla fine i panini sono stati sufficienti per entrambi e Francesco ha dato fondo a tutte le scorte di Leila, tavoletta di cioccolata fondente compresa.
Leila lo guarda con affetto:
– Certo che sei un bel “caterpillar”-
-Che vuoi dire?-
– Voglio dire che mangi tanto!!!-
– Sei tu che vai avanti a “bacche e licheni”, io mangio normalmente. Dai, almeno non abbiamo lasciato scadere tutto quello che avevi preparato…-
– A proposito di scadenze: ti ricordi che mi avevi detto che le minusvalenze, accumulate in uno zainetto fiscale, dopo quattro anni scadevano e uno degli strumenti che poteva essere utilizzato per compensarle erano i certificati?-
– Sì certo, non vedevo l’ora di parlare di certificati… mentre la palpebra già comincia la discesa post prandiale….scherzo, mi fa piacere! Allora, i certificati sono degli strumenti finanziari, precisamente sono dei derivati cartolarizzati-
– Perfetto, chiarissimo, forse è meglio che aspettiamo che digerisci così magari riesci ad esprimerti meglio…-
– Cavolo sei sempre impaziente! Aspetta un attimo! Questa è la definizione, ora ti spiego a parole mie: immaginati una serie di contratti, tutti racchiusi in un unico titolo, che viene acquistato e venduto come un’azione-
– Già va meglio…- commenta con un sospiro Leila – Ma l’azione rappresenta un pezzetto della società che la emette, un certificato, che invece ha al suo interno vari contratti, chi lo emette?-
– Il certificato è emesso da Banche di investimento ed è legato all’andamento , positivo o negativo, di un sottostante che può essere costituito da una o più azioni, indici, materie prime, valute, ecc. Ha un valore di emissione, di solito pari a 100, ed una scadenza. –
– Fin qui ho capito tutto, ma perché dovrei sottoscrivere un certificato e non un’azione o un’obbligazione?-
– Hai ragione: non ti ho spiegato che durante la vita del certificato possono accadere diversi scenari e nel prospetto informativo è stabilito cosa accade al certificato in ognuno di essi. Di solito tutto avviene in date pre-stabilite confrontando il valore dell’attività sottostante con un valore fissato all’emissione, detto strike price. Ad esempio se il valore in quella data è superiore allo strike price il certificato viene rimborsato anticipatamente con un premio (autocallable) altrimenti prosegue verso la scadenza, alla quale il certificato viene rimborsato con un premio. Può essere inoltre prevista dal prospetto informativo anche la distribuzione di proventi (coupon), anch’essi compensabili, da parte dell’ emittente, condizionati o meno al verificarsi di alcune situazioni-
– Mi sembra tutto un se….se…. se…Mi sembra lo “Sliding doors”* della finanza-
– Hai sempre il dono della sintesi becera, Leila…-
– Guarda un paracadute!!! E’ molto strano vederne qui…”
– Ecco, mi hai fatto ricordare che esistono anche certificati con una sorta di protezione, che equivale ad un paracadute in caso di discesa del valore del sottostante-
– Comunque, a parte gli scherzi: a me sembrano prodotti complessi, ma efficaci. Mi sembra di capire che se l’attività del sottostante aumenta, io guadagno, se il valore dell’attività del sottostante diminuisce io sono protetta. perché non si fanno solo certificati? –
– La prima risposta te la sei data da sola: sono estremamente complessi. Inoltre non è da sottovalutare il rischio emittente-
– Cioè?-
– Vuol dire che in caso di fallimento della Banca emittente il valore del certificato si annulla. A tutto ciò aggiungi che sono strumenti sicuramente poco liquidi-
– Che vuol dire poco liquidi?-
– Vuol dire che se decidi di vederli durante la loro vita il prezzo di vendita può essere diverso da quello che ti aspetti perché non ci sono molte persone disposte ad acquistarlo e la vendita potrebbe non essere tempestiva-
– Direi che può bastare per oggi, mi hai fatto venire il mal di testa. Che ne dici di proseguire su quel sentiero? Ti ricordi? Lo abbiamo già fatto: è un po’ lungo, ma c’è un panorama incantevole!-
– Abbiamo viveri a sufficienza?-
– Assolutamente no, visto che hai “spazzolato” tutto, ma in cima c’è un rifugio delizioso e potrai degustare tutti gli “stinchi e patate” che vuoi!-
* Sliding Doors è un film del 1998 diretto da Peter Howitt.