Due ore di traghetto per attraccare in uno dei posti più belli del Mediterraneo.
Vittorio e Fulvia vengono accolti da Chiara, nata e cresciuta nell’isola che li abbraccia calorosamente.
-Seguitemi! Vi accompagno subito alla vostra “reggia”-
dice loro scherzando, addentrandosi tra i vicoli del paese.
Nel tragitto Chiara viene fermata ogni cinque metri dai suoi compaesani: chi la saluta, chi le rivolge una domanda, chi le racconta una piccola cosa: si percepisce tra loro, residenti isolani, una complicità fatta di fili sottili, che continuano a legarli nonostante la confusione intorno delle centinaia di turisti, che hanno invaso l’isola nel primo fine settimana della stagione estiva.
-Ecco la vostra camera! Vi lascio soli; ci vediamo tra cinque minuti-
Vittorio si guarda intorno, respira a pieni polmoni ed esclama:
-Fulvia, stai sentendo che profumi che arrivano dalla vegetazione? E guarda che colori! Che pace!-
e continua posseduto dall’entusiasmo
-La camera è spartana, ma pulita e molto accogliente. Vero?-
Fulvia, visibilmente irrequieta e distratta, risponde:
-lI cellulare non “prende”… mi sono dovuta arrampicare sul muretto per inviare un messaggio…-
Per due giorni si può sopravvivere anche senza telefono…-
la consola Vittorio accarezzandola
Fulvia ingoia a fatica la sentenza ma…
-Sì, sì… certo, era così per dire…-
Dopo poco, si ritrovano sotto il patio, con Chiara, che fa notare loro:
-I vostri volti rilassati mi comunicano che siete entrati nel mood isolano…bravi!-
-Non ci vuole molto…è talmente bello questo posto-
le dice Vittorio
Fulvia annuisce, anche se l’espressione degli occhi tradisce un filo di insofferenza, e chiede:
-Chiara, dove posso trovare un’edicola, un negozio per comprare i giornali?-
-Mi dispiace Fulvia, sull’isola non arrivano i giornali…-
Un tuffo al cuore!
-… come “non arrivano i giornali”?-
-Eh no… Non arrivano!-
-Ah…-
mugola Fulvia simulando una rassegnata compostezza e continua:
-… dovevo comprare un quotidiano finanziario…-
-Ti serve per lavoro? –
le chiede Chiara
-Sì, c’era un servizio sull’e-RMB che mi interessava leggere …ma pazienza!-
-Che cos’è l’ e-RMB?-
le chiede Chiara
-L’e-RMB è una moneta digitale cinese gestita dalla Stato che viene utilizzata già dal 2014 da chi non ha un conto in banca. Si tratta di un progetto pilota sostenuto dal governo e molti stipendi di dipendenti e funzionari pubblici sono già pagati in questo modo. Si tratta di uno yuan digitale, custodito in un portafoglio virtuale anziché in un conto corrente bancario, e sostituisce in tutto e per tutto banconote e moneta-
-E quindi, in futuro, potrebbe raggiungere anche tutti quei cinesi che vivono in zone rurali e che spesso non hanno un conto corrente, incentivando così i consumi nazionali…!-
-Esattamente! Si stima che raggiungerà 225 milioni di cinesi che non hanno un conto in banca-
-Ma quindi è come una criptovaluta, come il bitcoin…o come we chat pay o Alipay?-
-No, assolutamente! Ci sono molte differenze sostanziali: le criptovalute operano attraverso una blockchain invece lo yuan digitale, il cui nome ufficiale è DCEP, Digital Currency Electronic Payement, è gestito in modo centralizzato dalla Banca Centrale cinese, che ne coordina l’emissione in base alle condizioni economiche e la controlla.
We chat o Alipay inoltre sono delle modalità di pagamento che possono non essere accettate mentre il DCEP è una vera e propria moneta e nessuno potrà mai rifiutare un pagamento con esso. Infine c’è una cosa che lo distingue: può essere utilizzato anche senza connessione internet attraverso il sistema “touch and touch” e cioè mettendo vicini i due dispositivi mobili per effettuare il trasferimento di denaro senza lasciare traccia a terzi o al sistema bancario-
-Al sistema bancario no, ma alle autorità che la regolamentano immagino che restino molto più delle tracce…-
osserva correttamente Chiara
-Hai ragione, loro potranno conoscere tutti gli spostamenti di denaro, tutti i flussi in tempo reale…-
-Scusami, e le banche che fine faranno?-
-Bella domanda! Le banche in questo modo vengono totalmente bypassate e i costi di intermediazione non esisteranno più; i piccoli imprenditori o i privati in difficoltà potranno ricevere sussidi nel portafoglio virtuale e la Banca Centrale avrà il totale controllo! Il microcredito subirà uno stravolgimento-
Vittorio, che da un po’ mostra la sua impazienza, arrivato a questo punto, sbuffa e fa:
-Sentite, sapete che vi dico? A me sembra che Fulvia ne sa già abbastanza di questo yuan digitale e che questo giornale che cercava non è poi così “vitale”. Siamo in quest’ isola meravigliosa, dove in ogni angolo arriva l’odore del mare e ogni scorcio ha il colore dell’azzurro in tutte le sue sfumature: non è certo il luogo ideale per parlare di banche!-
Fulvia afferra al volo l’idea e propone
-Al diavolo il giornale e il cellulare! Andiamo a farci un bel bagno!”
Chiara li guarda soddisfatta, l’isola ha incantato anche Fulvia, avendo la meglio sulle connessioni e le notizie finanziarie, ma la conversazione su questo yuan digitale l’ha veramente incuriosita e pensa tra se’:
–Certo che qui, sull’isola, una moneta digitale sarebbe comodissima…–